Lottalgrasso – 5 leggende metropolitane da sfatare sui cibi più comuni
aprile 10, 2013 No CommentsSe siete il classico italiano che è cresciuto curandosi coi metodi della nonna, STOP! potreste aver bisogno di ricredervi su molti argomenti interessanti. Spesso si pensa che ciò che sia vecchio e collaudato, come molte teorie sulle diete e sul cibo, sia meglio perchè lo dice “la nonna”. Ahimè, la nonna sarà pure un drago ai fornelli, ma su molte cose non ha ragione.Quali? vediamole assieme.
La Margarina è meno calorica/grassa del BURRO? FALSO
La margarina ha le stesse calorie e la stessa quantità di grassi del burro, ma generalmente è meno saporita. Ma allora qual è la differenza? Semplice, che la margarina ha un elevato tenore di grassi insaturi, che vanno meglio dei grassi saturi, ed è per questo che la margarina è consigliata a chi ha un tasso di colesterolo molto alto. Ma se non avete problemi di colesterolo, usate pure (e godetevi) il sapore del burro! Se siete a dieta dimagrante, rilassatevi: scegliere tra burro e margarina è inutile, bisogna stare lontano da entrambi.
Il mito della birra ingrassante, è dovuto a molti anni fa, in quanto i tedeschi, che tempo addietro meritavano senz’altro il primato per i più grandi bevitori di birra, erano piuttosto corpulenti e godevano di uno strato adiposo piuttosto marcato. Ma se fosse vero, come mai i giapponesi che in media bevono quantità di birra molto più elevate dei tedeschi sono più magri? Certamente il merito va alla loro dieta, ma anche al fatto che, dovendo scegliere tra tutti gli alcolici, la birra è senz’altro uno di quelli meno calorici proprio per il suo basso tenore in alcool. iu dati infatti sono molto chiari: 340 kcal al litro contro le 700 del vino rosso, le 550 circa dello champagne o le 430 circa della Coca cola (e delle bevande gassate in genere). Certo che bisogna fare attenzione: come ogni cosa, va bevuta con moderazione e nelle giuste dosi, ma se avete svariati kg in più del dovuto, probabilmente il vostro problema non è (solo) la birra.
Gli spinaci sono ricchi di Ferro. FALSO
Niente di più falso: gli spinaci hanno mediamente le quantità di ferro di tutti gli altri ortaggi. L’errore risale al 1890, dove per un banalissim oerrore di stampa su una prestigiosa rivista medica, si attribuì agli spinaci un contenuto in Ferro 10 volte maggiore dei quello reale (30mg contro i 3mg reali per 100g), ma l’errore fu scoperto solo decine di anni dopo. Purtroppo però Braccio di Ferro aveva già conquistato il cuore di tutti i bambini…e anche delle loro mamme.
È vero che le bibite gasate dilatano lo stomaco? VERO, ma non come si suole pensare.
Vero stavolta, ma l’effetto è solo temporaneo. Per cui, la credenza secondo cui le bibite gasate fanno venire la pancia è infondata. Una volta che la bevanda è ingerita, infatti, l’anidride carbonica (il gas che costituisce le bollicine) è smaltita rapidamente: in parte viene assorbita dalla mucosa gastrica e in parte viene invece espulsa dalla bocca con, anche se il galateo lo impedisce, i rutti. Le bevande gasate possono invece causare bruciore di stomaco, soprattutto se si è a digiuno. Infatti, l’anidride carbonica stimola la secrezione di acido cloridrico da parte delle pareti dello stomaco. Questo, tuttavia, favorisce la digestione. Nota bene: molte bibite gasate sono anche ricche di zucchero e un loro consumo smodato non è consigliat, quindi occhio alle calorie!
Il limone disinfetta i frutti di mare? FALSO
È una leggenda da sfatare: la marinatura con aceto o l’aggiunta di limone non disinfettano, ovvero non rendono sicuri dal punto di vista igienico, i frutti di mare. Limone e aceto non hanno infatti una efficace attività battericida su cozze, vongole e simili.
Nonostante la tradizione di consumare frutti di mare crudi abbia radici lontane, andrebbe sicuramente rivista a causa dei potenziali rischi. I frutti di mare filtrano attraverso il loro organismo diversi litri d’acqua marina ogni giorno, con il rischio potenziale di accumulare quantità non trascurabili di batteri, alcuni dei quali possono nuocere alla salute. I rischi possono essere evitati cuocendo cozze e vongole, perché il calore uccide i germi, e verificando che al momento dell’acquisto i frutti di mare siano ancora vivi e la confezione sia provvista del bollo sanitario pinzato, come stabilisce la legge.